DROP PORTRAITS
“It was not the hammer which left perfect these rocks, but the water, with its sweetness, its dance and its song. Where roughness can only destroy, gentleness can sculpt.” ― Rabindranath Tagore
Cosa accade quando lo sguardo si posa su un dettaglio minimo? quando una goccia piccolissima diventa racconto?
In "Drop Portraits", viene isolato un singolo, semplicissimo dettaglio, elevandolo a soggetto principale e narratore visivo. Un minuscolo elemento, come una goccia su un metallo graffiato o una lacrima su una guancia, si trasforma in un universo a sé stante. L'acqua, protagonista assoluta, non è mero sfondo, ma presenza viva. Ogni scatto cattura una metamorfosi, un archetipo fluido che attraversa i corpi e ne rivela l'anima.
Ispirato alle parole di Rabindranath Tagore: "Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l'acqua, con la sua delicatezza, la sua danza e il suo suono.", questo progetto fotografico, iniziato nel 2017 utilizza l'acqua come simbolo di trasformazione, memoria e forza interiore. Le immagini ritraggono una resistenza quotidiana e una metamorfosi continua, analoghe all'azione erosiva dell'acqua: un cambiamento silenzioso, una capacità di adattarsi senza violenza, un connubio di leggerezza e forza. Queste immagini scorrono, si stratificano, rivelando una bellezza fragile ma combattuta, una forza che emerge dal contrasto tra luce e ombra, pienezza e vuoto, silenzio e materia. Una goccia, un volto, un frammento: ognuno racchiude l'eco di una storia in continuo divenire, che si plasma e resiste attraverso il cambiamento.
